Progetto di nuovo fabbricato residenziale unifamiliare collocato all’interno di un piano attuativo nel comune di Gubbio in area quasi totalmente antropizzata. Le scelte progettuali adottate sono mirate alla ricerca di un linguaggio architettonico capace di dialogare il più possibile con gli edifici limitrofi pur conservando e rivendicando una propria autonomia morfologica.
L’impianto distributivo dell’immobile si sviluppa su due livelli fuori terra e risulta estremamente razionale, la distribuzione verticale imperniata al centro della pianta consente di generare un’ampia spazialità interna. Gli interni si assoggettano ad un programma molto chiaro con uno spazio di relazione nella parte a Sud-Sud Ovest e uno per il riposo e la riflessione nella parte più a Nord e al piano superiore, cucina e servizi si dispongono ai margini in modo quasi accessorio rispetto alla centralità di queste funzioni.
Il piano rialzato è destinato prevalentemente, alla zona giorno, quasi un open space diviso tra cucina, living e pranzo, nella parte più a nord vengono collocate due camere e servizi. Il livello superiore totalmente destinato alla zona notte le cui stanze principali sono dotate di ampie logge pilastrate concepite come appendici esterne degli spazi interni ed elementi regolatori del microclima interno nella duplice funzione estate-inverno. Lo studio morfologico della struttura è stato condotto ponendo particolare attenzione ad un corretto inserimento nell’area utilizzando materiali naturali con caratteristiche che garantissero il minimo impatto ambientale.
Lavorare con i materiali della tradizione in modo da proporre un’architettura contemporanea e nel contempo, capace di conservare il dialogo con i valori espressi dalle preesistenze. Appare chiara la consapevolezza della costruzione di uno spazio privato e riservato che si definisce nel confronto con il tema della relazione tra interno ed esterno, il portico, le logge, il ruolo dei materiali da costruzione, il senso dell’appartenenza e della continuità con la cultura urbana locale, con i suoi insediamenti di case diversificate immerse in un continuum unitario. Intonaco, pietra ricostruita, laterizio e vetro sono i materiali che si è cercato quindi di combinare per mettere in risalto la loro natura essenziale cercando di coniugare tradizione e innovazione.
In questo contesto si è ritenuto certamente appropriato l’uso di pietra ricostruita del marchio Pietre d’Arredo collezione Sakar di colore chiaro che riesce a coniugare oltre gli aspetti come sopra descritti quel senso di radicamento alla terra, alla tradizioni e ai materiali
Architetto Giuliano Pannacci titolare dello studio ArchStudio in Gubbio. Lo studio svolge attività nel campo della nuova progettazione e nella ristrutturazione di immobili prevalentemente residenziali e nell’allestimento di negozi, showroom per una committenza quasi esclusivamente privata. L’attività dello studio nasce dalla collaborazione stretta con il committente, dalle sue aspettative, dai suoi interessi, proponendo varie soluzioni alternative e prosegue con la scelta dei materiali, degli arredi, fino alla consegna dei lavori.
Particolare cura nell’approccio ad un nuovo progetto è dedicata alla fase di progettazione preliminare, attraverso la modellazione tridimensionale e la restituzione grafica e fotorealistica degli ambienti e dell’intero progetto. Questo approccio permette di controllare preventivamente le varie opportunità che può offrire il progetto dal punto di vista spaziale, distributivo, della scelta delle finiture e dei materiali, facilitando la scelta del committente. Lo studio inoltre, si avvale della collaborazione di figure esterne selezionate, nel campo dell’ingegneria strutturale ed impiantistica, garantendo una gestione generale integrata e coordinata di tutti i progetti.